Author: Francesco

L’omelia del vescovo Gualtiero per le esequie di mons. Vincenzo Faustini

“Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo” (Eb 2,14). La liturgia della Parola ci consegna, oggi, questo messaggio di salvezza che illumina la nostra preghiera di suffragio per don Vincenzo Faustini. Un antico autore cristiano del II secolo, Melitone di Sardi, in un’omelia pasquale assicurava: “Cristo è colui che ha coperto di confusione la morte e ha gettato nel pianto il Diavolo, come Mosè il Faraone”. L’amara costatazione della “morte della morte” fa scoppiare il Diavolo in pianto, perché Cristo Signore, con la sua Pasqua, “ha imposto alla morte un limite invalicabile”.

La nostra esistenza terrena, per quanto lunga possa essere, è come un fragile filo d’erba che presto appassisce; nel medesimo tempo essa è luogo di vocazione straordinaria: quella di essere figli di Dio. Per don Vincenzo la vita è stata luogo di vocazione al sacerdozio ministeriale, che l’ha chiamato a fare con arte quello che il Signore ha compiuto nella cosiddetta “giornata di Cafarnao”, come abbiamo inteso nel brano evangelico appena proclamato (cf. Mc 1,29-39).

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Mons. Vincenzo Faustini, Arcidiacono della Concattedrale di Todi è tornato al Padre

            Ha amato il Signore Gesù, ha servito la Chiesa. Ai tanti che lo hanno conosciuto, stimato ed amato, ai tanti che lo hanno avuto quale Padre, pastore, fratello ed amico nei tanti anni del suo servizio pastorale di parroco, di direttore dell’Istituto Crispolti, di Canonico della Cattedrale e in tante altre istituzioni che si sono giovate della sua intelligenza … Continua a leggere Mons. Vincenzo Faustini, Arcidiacono della Concattedrale di Todi è tornato al Padre »

L’omelia del vescovo Gualtiero per la Messa del giorno dell’Epifania

“Sei nato nascosto in una grotta, ma il cielo ti ha annunciato a tutti, usando come bocca la stella, o Salvatore”: questa antifona della liturgia bizantina ci invita a riconoscere che l’Epifania del Signore è mistero di luce, simbolicamente indicata dalla stella che ha guidato a Betlemme i Magi, misteriosi pellegrini venuti dall’Oriente (cf. Mt 2,1-12). La luce di Cristo, “sole che sorge dall’alto” (Lc 1,78), si irradia sulla terra, diffondendosi come a cerchi concentrici. Anzitutto avvolge Maria e Giuseppe, poi inonda i pastori, i quali accorrono “senza indugio” a Betlemme per vedere l’avvenimento che il Signore ha fatto conoscere loro. Infine, il fulgore di Cristo raggiunge i Magi, “primizia dei popoli chiamati alla fede”. Restano in ombra, invece, i palazzi del potere di Gerusalemme, dove la notizia della nascita del re dei Giudei suscita sconcerto e turbamento.

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L’omelia del Vescovo Gualtiero per la Messa del giorno di Natale

“Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme” (Is 52,9): con questo appello, che il profeta Isaia rivolge a Israele, la liturgia ci invita non solo a moltiplicare la gioia degli angeli, ma anche ad aumentare la letizia dei pastori (cf. Is 9,2), custodendo e meditando quanto proclama il “prologo” sia del Vangelo di Giovanni, “Verbum caro factum est” (1,14), sia della Lettera agli Ebrei: “Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (1,1-2).

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L’omelia del Vescovo Gualtiero per la Messa della notte di Natale

“Un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra” (Lc 2,1): la Messa della notte di Natale ci conduce a Betlemme indicandoci le coordinate storiche della “pienezza del tempo”. Lo sforzo corale del Paese per contrastare e superare la pandemia ci fa anticipare l’ora di questo gioioso appuntamento liturgico; la solennità del Natale la si può celebrare “in spirito e verità” anche andando alla Messa di mezzanotte qualche ora prima. L’opportunità di un Natale inedito, riconciliato con la “grandezza della semplicità”, sarebbe un peccato non provare a coglierla, spogliandoci di quelle abitudini accessorie che non aiutano a fissare lo sguardo sul “segno” del “bambino avvolto in fasce, posto in una mangiatoia” (cf. Lc 2,12).

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Opera del Duomo: nuovo Consiglio di Amministrazione

Nella giornata odierna, 21 dicembre 2020, è stato trasmesso all’Opera del Duomo di Orvieto il Decreto di nomina del Ministro dell’Interno relativo ai membri del Consiglio di Amministrazione di nomina ministeriale, che sono i seguenti: Dott.ssa Giovanna Bandinu, Dott.ssa Arianna Lazzeri, Avv. Nicola Pepe, Ing. Andrea Taddei, Dott. Massimo Zanetti. I membri di nomina vescovile secondo il Decreto ministeriale del 1° Agosto 2020 sono: Dott. … Continua a leggere Opera del Duomo: nuovo Consiglio di Amministrazione »

Collevalenza: Ritiro mensile del Clero

Giovedì 10 dicembre 2020, a partire dalle ore 9:30, si svolgerà il Ritiro mensile del Clero presso il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. I grandi spazi del Santuario consentiranno la partecipazione in presenza e in sicurezza a quello che, di fatto, è il primo Ritiro dove i sacerdoti e i diaconi della Diocesi avranno la possibilità di incontrarsi tutti insieme con il vescovo Gualtiero Sigismondi. … Continua a leggere Collevalenza: Ritiro mensile del Clero »