Calendario Liturgico Diocesano

Approvato dalla Santa Sede con decreto del 31 Maggio 2023 n° 448/22
del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

 

8 Febbraio – BEATA SPERANZA DI GESÙ, vergine
Memoria facoltativa (bianco)
Maria Giuseppa Alhama Valera nacque a Santomera (Spagna) il 30 settembre 1893. A 21 anni partì per abbracciare la vita religiosa e nel 1930 diede inizio alla fondazione delle «Ancelle dell’Amore Misericordioso» aprendo il primo collegio a Madrid, a cui seguirono altre case, tra cui quella di Roma. Durante la seconda guerra mondiale intensificò la diffusione del messaggio della Misericordia di Dio e nel 1951, trasferendosi a Collevalenza, fondò la comunità delle Ancelle e dei Figli dell’Amore Misericordioso, con lo stesso spirito e carisma. A Collevalenza realizzò il santuario dedicato all’Amore Misericordioso. Morì a Collevalenza l’8 febbraio 1983 ed è stata beatificata il 31 maggio 2014.


13 Febbraio – SAN BENIGNO, presbitero e martire
Memoria facoltativa (rosso)

Nacque a Todi, dove fu ordinato presbitero e subì il martirio al tempo dell’imperatore Diocleziano all’inizio del IV secolo. Secondo la tradizione fu sepolto nella località che porta il suo nome, dove fino al secolo XV sorgeva un monastero di religiose benedettine. Soppresso il monastero le sue ossa, furono trasferite presso il monastero delle Milizie, quindi alla chiesa di San Silvestro nel 1904. Riposano oggi nel centro pastorale a lui dedicato, costruito nel 1971 presso la parrocchia del Santissimo Crocifisso in Todi.


5 Marzo – BEATO RUGGERO, religioso
Memoria facoltativa (bianco)
Nacque dalla nobile famiglia Pontani, signora dell’antico castello di Ponte, nei pressi della odierna Massa Martana, in diocesi di Todi. Mentre era ancora vivente san Francesco d’Assisi, aderì all’Ordine dei Frati Minori, in cui svolse importanti incarichi; fondò a Todi il convento di Sant’Arcangelo in Fontanellis. Morì intorno al 1236 e fu beatificato da Gregorio IX. Le spoglie, per secoli custodite nella chiesa di San Fortunato, riposano oggi nella chiesa del convento di Montesanto in Todi.


13 Aprile – SAN MARTINO I, papa e martire    
Memoria (rosso)
Nacque a Todi, secondo una antica tradizione nel luogo oggi detto Pian di San Martino. Fu eletto papa il 1 luglio 649. Condannò l’eresia monotelita promossa dall’imperatore Costante II, riunendo in Laterano un Concilio di 105 vescovi, tra i quali il vescovo di Todi Lorenzo. Gravemente ammalato, fu arrestato dal tetrarca imperiale Teodoro Calliopa e trasferito, con un lungo e tormentoso viaggio, a Costantinopoli. Sottoposto a processo, fu degradato e condannato a morte; la condanna fu commutata nell’esilio a vita in Chersoneso (odierna Crimea) dove morì di stenti e di fame il 16 settembre 656. Le numerose lettere da lui lasciate tramandano la sua ferma condanna per l’eresia monotelita, le sofferenze subite per la difesa della fede e l’amore per la Chiesa. Presso la cripta della Concattedrale di Todi, a lui intitolata, esiste la Congregazione del Pio Suffragio dei Sacerdoti, che cura ogni anno la celebrazione della memoria del santo.


24 Aprile – BEATO SIMONE da COLLAZZONE, religioso
Memoria facoltativa (bianco)
Nacque nel 1208 a Collazzone, dai Conti Todino e Matilde. Abbandonando gli agi, sull’esempio del santo di Assisi, indossò l’abito minoritico. Probabilmente per la conoscenza della lingua tedesca – dovuta alle frequentazioni germaniche della famiglia – fu scelto da Cesario da Spira per la missione di diffondere l’Ordine in Germania. Rientrato in Italia, si stabilì nella valle spoletana col desiderio di dedicarsi con maggiore intensità a una vita di preghiera. Fu eletto ministro della Marca e poi dell’Umbria. Morì il 24 aprile 1250 a Spoleto, godendo fama di santo e taumaturgo. Le reliquie sono state traslate nel 2018 a Collazzone.


9 Maggio – BEATO JACOPONE DA TODI, religioso
Memoria facoltativa (bianco)
Iacopo di Benedetto nacque a Todi intorno al 1230. Forse studiò giurisprudenza, esercitando poi le sue competenze nel diritto in una prima fase di vita mondana. Entrò nell’Ordine dei frati Minori. Ostile alla politica di Bonifacio VIII, fu incarcerato e scomunicato. Nel 1303 Benedetto XI ritirò la scomunica e lo fece uscire di prigione. Si spense nel 1304 o secondo alcuni nel 1306. Noto per la grande produzione poetica, fu fautore di una forte disciplina ascetica. La sua memoria viene celebrata il giorno in cui, nel 1596, il vescovo Angelo Cesi traslò le sue reliquie nella chiesa di San Fortunato.


19 Maggio – SAN CRISPINO DA VITERBO, religioso
Memoria facoltativa (bianco)
Nacque a Viterbo il 23 marzo 1668. Entrato nell’Ordine dei Cappuccini, dimorò per 38 anni nel convento che ora porta il suo nome, vicino a Orvieto. Fu apostolo tra i poveri, gli operai e i bambini abbandonati, in perfetta semplicità e letizia francescana. Fu canonizzato da san Giovanni Paolo II il 20 giugno 1982. Il suo corpo riposa nella chiesa dei Cappuccini in Viterbo.


21 Maggio – SAN PIETRO PARENZO, martire
Memoria (rosso)
Figlio di Oddolina e del nobile romano Giovanni Parenzo; fu inviato ad Orvieto nel 1199 da papa Innocenzo III per combattere la setta dei Patarini. Gli eretici nottetempo lo sorpresero in casa e lo martirizzarono fuori della città il 21 maggio 1199. Il suo corpo venne poi recuperato e traslato nella Cattedrale di Orvieto. Nonostante la venerazione tributata nel corso del tempo, il suo culto fu approvato ufficialmente da papa Leone XIII solo nel 1879.


24 Luglio – SANTA CRISTINA, vergine e martire
Memoria (rosso)
Nacque a Tiro, in Etruria, presso il lago di Bolsena. In tenera età si convertì al Cristianesimo ma il padre Urbano, preside della città e rappresentante dell’imperatore romano, la sottopose a tremendi supplizi, che ancora oggi vengono rappresentati a Bolsena, in occasione della festa della martire. Morì, trafitta da frecce, sotto l’imperatore Diocleziano. Le reliquie sono venerate nella basilica a lei dedicata in Bolsena, sotto la quale esiste anche un complesso ipogeo delle catacombe cristiane che porta il suo nome.


11 Agosto – SS. ROMANA E DEGNA, vergini
Memoria facoltativa (bianco)
Entrambe tudertine. Romana si consacrò al Signore e si ritirò in una spelonca presso le gole del Forello, dove si conservano resti archeologici della sua presenza e, sommersi dalle acque dell’attuale lago di Corbara, i resti di una antica chiesa a lei dedicata. Anche Degna consacrò la sua verginità al Signore e, durante la persecuzione di Diocleziano, si ritirò in solitudine nella zona di Villa San Faustino, dove ancora oggi si scorgono i resti della chiesa a lei dedicata. I corpi delle due sante riposano a Todi, nella cripta della chiesa di San Fortunato.


13 Agosto – SAN CASSIANO, vescovo e martire
Memoria facoltativa (rosso)
È tradizionalmente annoverato tra i protovescovi martiri della città di Todi. Il suo culto si sviluppò nel medioevo, anche se si riscontrano notevoli affinità con l’omonimo vescovo di Imola. La tradizione vuole che una cisterna romana situata presso la chiesa di san Fortunato fosse chiamata «carcere di San Cassiano»: lì il santo avrebbe subito la prigionia e il martirio nel IV secolo.


23 Agosto – SAN FILIPPO BENIZI, religioso
Memoria (bianco)
Nato da nobile famiglia fiorentina, compì gli studi di medicina a Parigi. Tornato in Italia, aderì all’Ordine dei Servi di Maria, del quale divenne generale. Alternò vita eremitica presso il Monte Senario e vita apostolica attiva in tutta Europa. Nel 1285 morì presso il Convento dei Servi di Maria in Todi abbracciando il Crocifisso, la cui devozione, insieme a quella della Vergine Addolorata, aveva largamente diffuso. Todi da secoli gli ha riservato una profonda devozione, eleggendolo a Gonfaloniere perpetuo della città. Il suo corpo riposa a Todi, presso la chiesa a lui dedicata.


1 Settembre – SAN TERENZIANO, vescovo e martire
Memoria (rosso)
Fu il primo vescovo della Chiesa di Todi, martirizzato in odio alla fede al tempo dell’imperatore Adriano, nella prima metà del II secolo. Convertì al cristianesimo Flacco, un sacerdote pagano che, secondo la tradizione, fu da lui battezzato e con lui subì il martirio. I loro corpi, recuperati dal presbitero Esuperanzio e dalla matrona Lorenza, furono sepolti in una località chiamata Pietrosa o Colonia, oggi San Terenziano di Gualdo Cattaneo.


12 Ottobre – SAN CALLISTO I, papa e martire
Memoria facoltativa (rosso)
Nato a Roma da famiglia cristiana, fu creato diacono e sovrintendente del cimitero cristiano nella via Appia da papa Zefirino. Nel 217 divenne papa ma, per controversie teologiche, il suo pontificato fu contrastato da cristiani dissidenti che lo accusarono di lassismo ed eresia. Alla fine della sua vita ogni contrarietà fu cancellata con il glorioso martirio e gli fu riconosciuto un culto liturgico che, dopo quello degli Apostoli Pietro e Paolo, fu il primo nella Roma del secolo III. Una antica tradizione lo ha erroneamente annoverato tra i vescovi di Todi.


14 Ottobre – SAN FORTUNATO, vescovo
(patrono della Diocesi di Orvieto Todi)
Solennità (bianco)
Fu vescovo di Todi nel secondo quarto del VI secolo, al tempo della guerra greco-gotica. Il ricordo della santità e dei prodigi da lui operati sono tramandati nei Dialoghi di san Gregorio Magno. Fu difensore della città e dei cittadini in un tempo di grandi difficoltà e di epocali cambiamenti socio politici. Secondo la tradizione, venne sepolto nella chiesa di San Cassiano, nel punto più alto della città, dove, a partire dal secolo XIII, venne innalzata la grande chiesa che ancora oggi porta il suo nome. La definitiva sistemazione della sua sepoltura si deve alla pietà e alla munificenza del vescovo Angelo Cesi, che realizzò la cripta sotto il presbiterio della chiesa di San Fortunato.


25 Ottobre – ANNIVERSARIO DI DEDICAZIONE DELLA PROPRIA CHIESA
[Nelle chiese dedicate delle quali si ignori la data di dedicazione]
Solennità (bianco)
Con la sua morte e risurrezione, Cristo è divenuto il tempio vero e perfetto della Nuova Alleanza, e ha raccolto in unità il popolo che si è acquistato a prezzo del suo sangue. Questo popolo santo, adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, è la Chiesa, tempio di Dio, edificato con pietre vive, nel quale viene adorato il Padre in spirito e verità. Giustamente fin dall’antichità, il nome chiesa è stato esteso all’edificio in cui la comunità cristiana si riunisce per ascoltare la parola di Dio, pregare insieme, ricevere i Sacramenti e celebrare l’Eucaristia. In quanto costruzione visibile, la chiesa-edificio è segno della Chiesa pellegrina sulla terra e immagine della Chiesa già beata nel cielo. È giusto quindi che questo edificio, destinato in modo esclusivo e permanente a riunire i fedeli e alla celebrazione dei santi misteri, venga dedicato a Dio con rito solenne secondo l’antichissima consuetudine della Chiesa (Rito della dedicazione della chiesa, premessa).


14 Novembre – ANNIVERSARIO DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA CATTEDRALE
Festa; nella chiesa Cattedrale: Solennità (bianco)
La cattedrale di S. Maria Assunta in Orvieto fu fondata il 13 novembre 1290 con la posa della prima pietra da parte di papa Nicolò IV, il quale fece abbattere la due chiese preesistenti di Santa Maria Prisca e San Costanzo e sull’area volle la costruzione della nuova basilica. La dedicazione avvenne il 14 novembre 1677 a opera del card. Bernardino Rocci, vescovo di Orvieto, nel giorno stesso in cui si faceva memoria del vescovo e martire Brizio, proto evangelizzatore dell’Umbria.


APPENDICE

A Orvieto:
19 Marzo – SAN GIUSEPPE SPOSO DELLA BEATA VERGINE MARIA
Patrono della città di Orvieto
Solennità (bianco)
Sotto i palazzi

A Todi:
27 Luglio – BEATA VERGINE MARIA «DEL CAMPIONE»
Memoria facoltativa (bianco)
Sotto i palazzi comunali di Todi, nel locale dove si conservavano i campioni pubblici dei pesi e delle misure, esisteva un’immagine della Sacra Famiglia. Il 24 luglio 1796 l’immagine mariana aprì ripetutamente gli occhi: il vescovo Giovanni Lotrecchi accertò con un regolare processo canonico la veridicità del fatto prodigioso. La venerata immagine è oggi conservata presso l’omonimo Santuario, già chiesa di San Bonaventura, per volere del vescovo Giuseppe Ridolfi, in occasione del primo centenario del prodigioso evento, nel 1896. È particolarmente venerata nella città di Todi e territorio circostante.