“Un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra” (Lc 2,1): la Messa della notte di Natale ci conduce a Betlemme indicandoci le coordinate storiche della “pienezza del tempo”. Lo sforzo corale del Paese per contrastare e superare la pandemia ci fa anticipare l’ora di questo gioioso appuntamento liturgico; la solennità del Natale la si può celebrare “in spirito e verità” anche andando alla Messa di mezzanotte qualche ora prima. L’opportunità di un Natale inedito, riconciliato con la “grandezza della semplicità”, sarebbe un peccato non provare a coglierla, spogliandoci di quelle abitudini accessorie che non aiutano a fissare lo sguardo sul “segno” del “bambino avvolto in fasce, posto in una mangiatoia” (cf. Lc 2,12).
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