“Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme” (Is 52,9): con questo appello, che il profeta Isaia rivolge a Israele, la liturgia ci invita non solo a moltiplicare la gioia degli angeli, ma anche ad aumentare la letizia dei pastori (cf. Is 9,2), custodendo e meditando quanto proclama il “prologo” sia del Vangelo di Giovanni, “Verbum caro factum est” (1,14), sia della Lettera agli Ebrei: “Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (1,1-2).
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