Un grande mistero
Un giorno di particolare grazia si è vissuto domenica scorsa, sia ad Orvieto che a Bolsena, in occasione della solennità del Corpus Domini. Gli appuntamenti hanno preso il via molto presto: nella città del Miracolo eucaristico, infatti, di buon’ora, i gruppi infioratori si sono messi all’opera per preparare le artistiche infiorate; nel frattempo, i partecipanti alla tradizionale Marcia della fede da Bolsena a Orvieto percorrevano l’ultimo tratto del cammino per raggiungere la cattedrale, dove il vescovo Gualtiero ha presieduto la messa (per leggere l’omelia clicca QUI).
Alle ore 9, poi, salutato da mons. Sigismondi, ha presieduto la solenne concelebrazione il card. Lazzaro You Heung-Sik, prefetto del Dicastero per il clero; presenti anche i vescovi emeriti e il presbiterio della diocesi, consacrati e consacrate, autorità civili (tra cui la Presidente della Regione) e militari, fedeli laici giunti anche da fuori, così come diversi seminaristi.
Il Cardinale, nella omelia, ha parlato di quanto sia mirabile il dono del Ss. Sacramento, rifacendosi anche alle parole di sant’Agostino: “Dio, pur essendo potentissimo, non poté dare di più; pur essendo sapientissimo non seppe dare di più; pur essendo ricchissimo non ebbe nulla di più prezioso da dare”, e a quelle di san Francesco: “L’uomo deve tremare, il mondo deve fremere, il cielo intero deve essere commosso, quando sull’altare, tra le mani del sacerdote,
appare il Figlio di Dio”. Chiaro e naturale, dunque, l’atteggiamento interiore con cui porsi dinanzi a questo grande mistero. “Adorare il Signore – ha affermato – è la nostra risposta di fede e di amore” a Lui.
Mons. Lazzaro, non a caso, ha confidato che, dopo tanti anni di sacerdozio e di episcopato vissuti in Corea, dove stava molto bene, in obbedienza, proprio per fede ha detto sì al Papa che lo ha chiamato a Roma, in un contesto assai diverso, e proprio dall’eucarestia ha attinto sempre nuova forza e speranza.
Dopo la messa, una pioggia inaspettata non ha permesso di svolgere per le vie della città la processione eucaristica, che si è snodata, pertanto, all’interno del
Duomo, dove è giunta anche una rappresentanza di tamburi e chiarine del Corteo storico (rinviato a domenica 16 giugno ore 17) ad adorare l’eucarestia e venerare il sacro Corporale.
A concludere la giornata, alle 19, il concerto della Banda militare della Repubblica di San Marino, tenutosi non in piazza, come da programma, ma presso il teatro
Mancinelli.
Diversamente è andata a Bolsena, dove, dopo la messa presieduta sempre dallo stesso Cardinale, si è potuta svolgere la solenne processione con il Ss. Sacramento e la sacra Pietra sul tradizionale percorso coperto interamente dalle artistiche infiorate.
Michela Massaro