Marcia della fede Bolsena-Orvieto: una scia di luce nella notte stellata

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Circa 300 i pellegrini che, nella notte che precede la Solennità del Corpus Domini, si sono messi in cammino nella Marcia della Fede, quest’anno coordinata dalla Caritas diocesana di Orvieto-Todi, la cui sede sorge proprio dove avvenne il passaggio del Corporale dalle mani del vescovo Giacomo a quelle del papa Urbano IV. Non solo dalla diocesi di Orvieto-Todi, ma da più parti d’Italia e del mondo intero, i pellegrini sono giunti a Bolsena per prepararsi al cammino purificando il cuore dal peso del peccato e sostando, con la veglia di preghiera “Pellegrini di speranza. Per una fraternità che sana il mondo”, davanti ai segni del Miracolo Eucaristico e davanti a Gesù Eucarestia. I pellegrini hanno tracciato una scia di luce nella notte stellata, ripercorrendo il cammino del Sacro Corporale, avendo come bussola la croce. “La Marcia della Fede ha svegliato l’aurora di questo giorno di grazia” ha detto il vescovo Gualtiero nella S. Messa che è stata meta del cammino e punto di partenza per i nostri “cammini nel mondo”, per annunciare la bellezza di Cristo e spandere il suo profumo. Il Miracolo Eucaristico risveglia in noi “l’incredulità e l’inquietudine” che hanno abitato il cuore di Pietro da Praga e che abitano il nostro, ogni volta che sostiamo con fede di fronte al Corpo e al Sangue di Cristo. Il vescovo Gualtiero ha concluso l’omelia asserendo che “siamo noi i Suoi piedi con cui Egli intende arrivare ovunque e a ogni persona; siamo noi le Sue mani con cui Egli soccorre e consola chiunque abbia bisogno di aiuto”.

Per essere “i Suoi piedi” e “le Sue mani” la Caritas diocesana ha invitato a partecipare, in particolare nella solennità del Corpus Domini, all’Operazione Samaritano, la raccolta fondi che permette di “adottare” le famiglie in difficoltà delle nostre comunità e ci dà la grazia di farci, nel nostro piccolo, “grano macinato per un pane solo”. Anche questa Marcia delle Fede è germogliata come “fiore irrigato dall’acqua offerta da tanti”: il grazie della Caritas diocesana va a tutti coloro che, dai sacerdoti ai laici, con spirito di servizio e comunione, hanno donato il loro contributo per l’organizzazione della Veglia di preghiera e per la Marcia della Fede. Un grazie particolare per la collaborazione va alla Protezione civile di Bolsena e a quella di Castel Viscardo, al comune di Castel Giorgio, al gruppo archeologico dell’Alfina e alle parrocchie del territorio orvietano che hanno curato le soste di ristoro lungo il cammino.

Irene Grigioni