Proseguono gli incontri e le visite del corso promosso dall’Associazione Pietre Vive. Sabato 22 marzo dalle ore 9:00, con il prof. Renzo Chiovelli, si svolgerà la lezione Le “peregrinationes maiores” all’Ingresso della Francigena nello stato della Chiesa, alla quale farà seguito la visita alla Concattedrale del Santo Sepolcro “La più antica copia rimasta del Santo Sepolcro di Gerusalemme: la cripta di Acquapendente”.
Dopo una breve escursione sulla Francigena extra urbana, si entrerà a Acquapendente da Porta della Ripa, per raggiungere la chiesa di S. Maria Assunta o di S. Francesco. Verranno illustrate le vicende delle chiese aquesiane lungo il tratto urbano della Francigena, con particolare riguardo alle loro vicende collegate agli Anni Santi.
Il tratto urbano aquesiano della Francigena, realizzato nel tardo medioevo, fu poi costellato di edifici rinascimentali, come il Palazzo Viscontini del 1582. Si ripercorreranno poi le vicende storiche dei maggiori palazzi che si affacciano sulla Via Francigena e i loro rapporti con la strada dei pellegrini giubilari.
La strada Francigena entro Acquapendente era disseminata di botteghe e locande dove pellegrini e viandanti potevano rifocillarsi, così come gli ospedali dove ricoverarsi e cappelle dove poter pregare. Durante il percorso verranno mostrati gli esercizi medievali del “quartiere delle osterie” e altre botteghe con i loro banchi di vendita, soffermandosi sulle modifiche apportate nel tempo alle originarie case medievali presenti sulla Francigena, soprattutto in epoca rinascimentale. Si vedranno le tipologie delle case a schiera medievali che hanno caratterizzato gli impianti abitativi lungo la Francigena urbana, presso i due principali insediamenti degli Ordini Mendicanti Francescani e Agostiniani che indirizzano la crescita urbana tardomedievale, oltre alle principali famiglie che durante il Rinascimento si trasferirono ad Acquapendente e predilessero la via Francigena per i loro nuovi palazzi, come quello del Capitano Sforza Maidalchini, padre della famosa Donna Olimpia, cognata di Papa Innocenzo X.
Dopo aver percorso il tratto aquesiano della Francigena, e visitato le chiese di San Giacomo e San Pietro, che costituivano la riproduzione di due degli itinerari maggiori di pellegrinaggio in Europa, si arriverà alla basilica del Santo Sepolcro. La basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme in Acquapendente, risalente al X secolo, fu riedificata e riconsacrata nel 1149 da Papa Eugenio III. All’interno della cripta del 1149 è conservata la copia del X secolo del sacello del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
L’edicola della cripta aquesiana è la più antica copia rimasta dell’originario Santo Sepolcro di Gerusalemme (si illustrerà il concetto di copia nel Medioevo). L’edicola del Santo Sepolcro di Acquapendente conserva le reliquie di alcune pietre che si ritengono macchiate del sangue di Cristo, entro un arcosolio che riproduce quello della tomba di Gesù. Si visiterà il lapidarium della basilica del Santo Sepolcro.
La visita si concluderà uscendo dal centro storico mediante la Porta del Santo Sepolcro o Romana, perché apriva la strada ai pellegrini e viandanti verso Roma.
Renzo Chiovelli. Laureato in Architettura presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “La Sapienza” (cum laude). Specializzato presso la Scuola di specializzazione per lo studio e il restauro dei Monumenti dell’Università di Roma “La Sapienza” (cum laude). Ha conseguito il Dottorato di Ricerca (PHD) in Conservazione dei Beni Architettonici presso il Politecnico di Milano, con il massimo di profitto. È stato docente del Laboratorio di Restauro architettonico dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (A.A. 1997/98 e 1998/99), del modulo di Sistemi costruttivi dell’architettura medievale, per la disciplina di Storia dell’arte medievale, presso la Scuola di Specializzazione in Tutela e Valorizzazione dei Beni Storico-Artistici della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della Tuscia in Viterbo (A.A. 2000/01 e 2001/02), del corso di Storia dell’architettura medievale presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi della Tuscia in Viterbo (dall’A.A. 2002/03 all’A.A. 2010/11) e del corso ndi Storia delle tecniche costruttive presso la Scuola di Specializzazione per i Beni Architettonici e del Paesaggio della “Sapienza” Università di Roma (dall’A.A. 2011/12 all’A.A. 2016/17). Dal 2006 al 2018 ha tenuto due corsi semestrali all’anno di Storia delle città italiane presso il consorzio USAC (University Studies Abroad Consortium), costituito da trentatré università statunitensi con capofila University of Nevada, Reno. Nel 2014 ha conseguito l’Abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di Professore associato nel SSD Icar 19 (08/E2 II fascia) per il Restauro dell’architettura (bando 2012 – DD n. 222/2012). È stato docente per il Laboratorio di tecniche costruttive (dall’A.A. 2017/18 all’A.A. 2020/21) ed attualmente lo è per il corso di Caratteri costruttivi dell’edilizia urbana per il restauro (dall’A.A. 2020/21), entrambi presso la Scuola di Specializzazione per i Beni Architettonici e del Paesaggio della “Sapienza” Università di Roma. È presidente del CISSaS (Centro Internazionale di Studi sul Santo Sepolcro). Ha pubblicato oltre centocinquanta scritti tra volumi monografici, curatele, saggi e contributi a convegni nazionali e internazionali. I suoi principali interessi di ricerca, tutti interdisciplinari, vanno dalla storia dell’architettura, alla teoria e pratica del restauro architettonico, all’analisi delle tecniche costruttive in special modo medievali, all’architettura delle copie del Santo Sepolcro in Occidente. Dal 1987 è iscritto all’albo dell’Ordine degli Architetti di Viterbo e provincia, sezione A, ed ha svolto continuativamente la professione, specialmente nel campo delle opere pubbliche relative al restauro architettonico, con incarichi da parte di Soprintendenze e Amministrazioni Comunali.