Risuona in tutta la Chiesa una limpida gioia per l’elezione del nuovo Vescovo di Roma, Leone XIV, un “figlio di Sant’Agostino”, pastore “assetato della vera sapienza”.
– Limpida gioia per l’agilità con cui la mano dei cardinali ha scritto senza indugio il nome di colui che il Signore ha scelto come successore del Beato Pietro.
– Limpida gioia per la coralità della preghiera d’intercessione, salita a Dio da tutta la Chiesa, che ha ottenuto il dono della concordia, presupposto della Pentecoste.
– Limpida gioia per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice nelle cui mani il Signore, che conosce il cuore di tutti, ha posto le “somme chiavi” del Regno dei cieli.
– Limpida gioia per il nuovo Pastore universale che, ammaestrato dal “magistero infallibile” dei gesti di Papa Francesco, è diventato “pioniere” dei “pellegrini di speranza”.
– Limpida gioia perché l’elezione del Romano Pontefice ha ravvivato la consapevolezza che “il cuore della Chiesa batte col cuore di Pietro, ama col cuore di Cristo”.
– Limpida gioia per il nuovo Papa, “amministratore” del “tesoro della Chiesa”, ingente “capitale di grazia” che i fedeli possono ricevere in questo Anno santo.
– Limpida gioia per il Vescovo di Roma chiamato, nella docilità all’azione dello Spirito, ad essere “servo dei servi di Dio”, “servo premuroso del popolo di Dio”.
– Limpida gioia perché nel giorno della Supplica alla Madonna di Pompei la Madre di Dio ha ottenuto dal Figlio suo il Segno atteso da tutta la Chiesa.
+ Gualtiero Sigismondi