Orvieto. Professione perpetua di Fratel Antonio Ricci nell’Ordine dei Camilliani

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

Domenica 12 dicembre, alle 17:00, nella Cattedrale di Orvieto, Antonio Ricci prenderà i voti perpetui come religioso dell’Ordine dei Camilliani esercitando la professione solenne nelle mani del padre provinciale Antonio Marzano all’interno della celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Gualtiero Sigismondi.

All’età di 44 anni, Antonio ha deciso di esercitare questa solenne professione dopo aver percorso tutti i vari gradi di studentato con notevole successo. Dopo aver conseguito, nel 1997, il diploma di Perito Agrario all’Istituto “F.lli Agosti” di Bagnoregio, ha lavorato per oltre 13 anni presso l’Istituto “San Domenico Savio” di Monterubiaglio fondato dal compianto parroco Don Marzio Miscetti.

La sua vita si può senz’altro riassumere come completamente dedicata ai malati, ai poveri, al servizio del Volontariato in genere, essendo stato operatore della Caritas diocesana, della Croce Rossa, dell’Avis, del centro di ascolto e della mensa dei poveri e nel carcere di Orvieto. Dal 1997 fa parte della grande famiglia dell’Unitalsi come barelliere accompagnando i malati a Lourdes e in altri santuari.

All’inizio del suo percorso vocazionale è entrato nel Seminario regionale umbro di Assisi per poi cominciare una nuova esperienza allo Studentato Camilliano di Roma. Dopo aver trascorso il periodo di Postulandato è stato ammesso al noviziato e alla prima professione dei voti camilliani scegliendo lo status del Religioso Fratello. Alla fine di questo percorso ha continuato il suo cammino a Bucchianico, sede spirituale di tutti i camilliani, svolgendo il proprio ministero e le catechesi in parrocchia, visitando i malati ed accogliendo i pellegrini in santuario.
Si è poi nuovamente trasferito a Roma formandosi all’Istituto di Teologia della Vita Consacrata “Claretianum” conseguendo il diploma e svolgendo attività anche al “Villaggio Eugenio Litta” di Grottaferrata. Attualmente è inserito nella comunità dei Camilliani dell’Ospedale “San Giovanni Addolorata” ed il 12 dicembre coronerà il suo sogno di vivere questa “seconda vita” donandosi completamente a Dio, spendendosi per i più poveri ispirato sempre dai principi di San Camillo.

Tratto da: OrvietoSì