Apertura dell’Anno Giubilare nel Santuario di Collevalenza: l’omelia del vescovo Gualtiero

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Nell’odierna Domenica della Parola – istituita da Papa Francesco come frutto del Giubileo straordinario della Misericordia –, la liturgia ci conduce a Gerusalemme, davanti alla porta delle Acque (cf. Ne 8,2-4), e nella sinagoga di Nazaret (cf. Lc 4,16). A Gerusalemme, dopo l’esilio a Babilonia, per la prima volta viene riletto, in un contesto liturgico, l’intero libro della Tôrâ, allo scopo di ravvivare la speranza del popolo d’Israele – impegnato nella dura fatica della ricostruzione della Città Santa – intorno a due poli fondanti: il Tempio e la Legge di Mosè. A Nazaret Gesù entra nella sinagoga e si alza a leggere il rotolo di Isaia; il suo sguardo cade sul passo in cui il profeta presenta le credenziali che lo autorizzano a compiere il ministero conferitogli da Dio (cf. Is 61,1-2a e 58,6 riecheggiano Is 35,1-10). Gesù, consapevole della propria identità messianica, attribuisce a sé l’oracolo di Isaia, annunciando il mandato ricevuto: dare compimento ai desideri di liberazione da diversi aspetti di schiavitù.

Per il testo completo dell’omelia clicca qui.