Indirizzo di saluto rivolto ai giovani convenuti a Orvieto-Todi per il loro Giubileo

Carissimi “pellegrini di speranza”, giunti da vari Paesi europei per celebrare il Giubileo dei giovani. Nel vostro cammino verso Roma fate tappa nella Diocesi di Orvieto-Todi: benvenuti! Questa sosta sia per voi momento favorevole per disporre il vostro cuore a ravvivare la speranza cristiana, che “ci spinge sempre a osare di più, a pensare in grande, a non accontentarci dello status quo”. Papa Leone XIV, nel suo Messaggio per la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, vi ha chiamato in causa, osservando: “Se è vero che l’inesperienza dei giovani ha bisogno della testimonianza degli anziani per progettare con saggezza l’avvenire, è altrettanto vero che la fragilità degli anziani necessita del vigore dei giovani”. Gli anziani, i quali sono stati per voi esempio di fede e di devozione, di virtù civiche e impegno sociale, di memoria e di perseveranza nelle prove, hanno bisogno delle vostre visioni e voi dei loro sogni (cf. Gl 3,1). Fate sognare gli anziani con le visioni della vostra gratitudine operosa; dai loro occhi, grondanti di lacrime e tuttavia illuminati dalla vostra vicinanza affettuosa e premurosa, imparate che “nessuna difficoltà può toglierci la libertà di amare e di pregare”. Amare e pregare sono, per così dire, la sistole e la diastole di un cuore integro, ardente, semplice, puro, libero. Dove c’è libertà fiorisce la gioia, quella di annunciare il Vangelo in un mondo che cambia alla velocità della luce.

+ Gualtiero Sigismondi

25-07-2025