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Nella chiamata alla conversione è implicito – come sua condizione fondamentale – l’annuncio del Regno di Dio con parole e immagini, ma prima di tutto con l’eloquente silenzio della propria vita di preghiera. La fede si trasmette non per contagio, ma per attrazione, da persona a persona. Quando i primi discepoli si avvicinano a Gesù chiedendogli “Maestro, dove dimori?” (Gv 1,38), Egli non risponde dando loro l’indirizzo di casa, ma dicendo: “Venite e vedrete” (v. 39). “Solo nell’esperienza della vita con Dio appare anche l’evidenza della sua esistenza”. Parlare di Dio e parlare con Dio devono sempre andare insieme: sono, per così dire, il biglietto da visita della comunione con Lui, fondata e vivificata nella vita sacramentale

 

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