PIETRE VIVE: continuano gli appuntamenti del corso di formazione; sabato 24 febbraio lezioni tenute dalla dott.ssa Glenda Giampaoli

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Continuano le lezioni del Corso per la formazione dei volontari per la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici della diocesi di Orvieto-Todi, dal titolo “Parati, Paramenti e Paratori. L’arte nelle chiese e nelle sacrestie della Diocesi”. Domani, sabato 24 febbraio, sarà la volta della dott.ssa Glenda Giampaoli, che, dalle 9:00 alle 11:00, presso l’Archivio vescovile nell’Episcopio di Orvieto (piazza Duomo), tratterà il tema “Storia, arte e conservazione dei tessili (i parati liturgici)”. Per questo primo momento è offerta la possibilità di partecipare anche online.

Successivamente, dalle 11:10 alle 13:00, i partecipanti saranno in Cattedrale e nella Sala capitolare, sempre con la dott.ssa Giampaoli, la cui lezione – che sarà anche pratica – riguarderà la “Visione e analisi su alcune opere”.

 


Glenda Giampaoli lavora da oltre 15 anni in ambito museale, ricoprendo il ruolo di Direttore, conservatore e responsabile delle Collezioni del Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco.
Parallelamente alla formazione museale ha approfondito il settore tessile, acquisendo competenze tecniche in Analisi e ricostruzione dei tessuti antichi, delle tecniche di tessitura, dei ricami e dei merletti, in Italia, presso le Fondazioni Lisio (Firenze) e Ratti (Como), e in Francia, presso il CIETA – Centre International d’Etude des Textiles Anciens di Lione (2011-2012).
Dal 2019 è Membro Individuale del CIETA, Membro dell’Organismo di accreditamento al Sistema Museale Nazionale come rappresentante ANCI Umbria e ricopre il ruolo di Consulente Tecnico (CTU), Perito del Tribunale e della Camera di Commercio di Perugia nel settore tessile e abbigliamento. E’, inoltre, vincitrice della cattedra di Cultura del tessuto presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia (2023-2026).
Come antropologa, ha ideato e realizzato percorsi educativi relativi al coinvolgimento della comunità nella fruizione dei depositi e alla trasmissione del saper fare relativo alla pratica tessile. Si occupa di catalogazione, inventariazione, schedatura e analisi dei tessuti e abbigliamento oltre che della gestione delle banche dati inerenti il patrimonio culturale materiale e immateriale di interesse DEA con particolare riferimento alla fruizione dei depositi in aree fortemente critiche, come la Valnerina (“cratere sisma 2016”).