Eminenza, a nome del popolo di Dio che è in Orvieto-Todi, del Capitolo della Cattedrale, del Presbiterio diocesano e del Consiglio di amministrazione dell’Opera del Duomo, le sono grato per aver accettato di presiedere questa Eucaristia nella solennità del Corpus Domini. Con lei saluto S. E. mons. Benedetto Tuzia, i presbiteri e i seminaristi di alcuni collegi romani, i membri delle Confraternite, degli Ordini equestri e dell’Associazione “Lea Pacini” e tutte le autorità civili e militari; in particolare i rappresentanti delle istituzioni regionali e provinciali e i Sindaci del territorio diocesano, a partire dalla città di Orvieto. Molto gradita, in quest’ora drammatica della storia, è la presenza di S. E. l’Ambasciatore della Repubblica di Cipro, George Poulides, assieme alla Consorte, Decano del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
Eminenza, è consuetudine che sia un porporato a presiedere, nel Duomo di Orvieto, la solennità del Corpus Domini. Quale Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, sezione per la Prima Evangelizzazione e le Nuove Chiese particolari, la sua presenza ci consente di rendere visibile il vincolo di unità con il Vescovo di Roma, Leone XIV, a cui assicuriamo la nostra preghiera. Qualche giorno fa il Santo Padre ha ricordato che il Vangelo è stato portato in Europa da fuori, da Oriente. Eminenza, lei viene dalle Filippine, da Manila, di cui è Arcivescovo Emerito; è nato in Oriente e proprio ieri ha festeggiato il suo compleanno: l’occasione è propizia per farle i più fervidi auguri. Attraverso il suo ministero, esercitato “sub umbra Petri”, dall’Oriente, “seno dell’aurora” (cf. Sal 110,3), scenda sulla Chiesa la “rugiada” dello Spirito e si rinnovino i prodigi da Lui operati agli inizi della predicazione del Vangelo.
+ Gualtiero Sigismondi

