Sabato 9 novembre alle ore 21.00, alla vigilia della celebrazione della solennità della Dedicazione della Cattedrale, si terrà nel Duomo di Orvieto il racconto-spettacolo dal titolo “Scrivere di Dio. Tommaso D’Aquino” che rievoca l’intreccio tra il rigore di un percorso intellettuale e la vita del filosofo e teologo di cui ricorrono 800 anni dalla nascita e 750 dalla morte.
L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Festival di Arte e Fede ed è stata presentata lo scorso 25 ottobre presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.
Scrivere di Dio è un racconto per parole, immagini e suoni ed è scritto e interpretato da Guido Barlozzetti. Consapevole dell’imponenza della figura di Tommaso, intreccia alcuni momenti della sua vita con una riflessione su un pensiero che sbalordisce per quantità di scrittura, acutezza logica e visione sistematica.
Le parole del racconto, costruito per stazioni di un percorso, si avvolgono nell’ambientazione sonora di Enzo Pietropaoli, un autore che ama sperimentare e che eseguirà in diretta le sue composizioni. La musica accompagnerà in un controcanto di linguaggi il progetto visivo di Massimo Achilli, con clip illustrative ed evocative dei temi e delle situazioni toccate dal racconto, valorizzate in alcuni momenti dalle elaborazioni grafiche e le animazioni di Silvia Spacca.
Va ricordato il lavoro di reperimento delle immagini per il quale è stata decisiva la collaborazione della Direzione regionale dei musei nazionali della Toscana, Direzione Regionale musei nazionali del Lazio, Comune di Forlì/ Servizio cultura e turismo e legalità, Fondazione Federico Zeri, Galleria degli Uffizi di Firenze, Basilica San Domenico Maggiore di Napoli, arcidiocesi di Pisa/ Ufficio beni ecclesiastici, Museo del Louvre di Parigi e Musei Vaticani.
“Quel “Bene scripsisti de me, Thoma”, mi è sembrato la sintesi straordinaria che suggella una prodigiosa esperienza tra ragione e fede – ha dichiarato Guido Barlozzetti –. Tommaso D’Aquino e San Tommaso D’Aquino, l’uno non può prescindere dall’altro, la vita si rimanda con un pensiero che prova se stesso fino all’estremo e sul bordo di un Oltre. Era dunque necessario raccontare un’esperienza che dal Duecento dei Papi e degli Imperatori, dei Comuni e dei Maestri delle Arti, giunge a noi con la potenza di una provocazione. Il pensiero di Tommaso ci interroga”.
Scrivere di Dio è prodotto dal Festival Arte e Fede di Orvieto, ideato e organizzato dal direttore artistico Alessandro Lardani, e si avvale del contributo fondamentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e della Consulta delle Fondazioni dell’Umbria, dell’Opera del Duomo, del Capitolo della Cattedrale di Orvieto e della diocesi di Orvieto-Todi/Ufficio per la cultura, con il patrocinio del Comune di Orvieto. Hanno contribuito al progetto anche il Lions di Orvieto e Hotel Palazzo Piccolomini Orvieto, e collaborato l’Unitre, la Scuola comunale di Musica, l’Isao/Istituto Storico Artistico Orvietano e la Trattoria del Moro.
L’ingresso è gratuito.

