Sinodo, seconda tappa del cammino diocesano

I quattro cantieri al vaglio dell’équipe diocesana

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Già dal mese di settembre, l’équipe sinodale diocesana, avente per referenti don Andrea Rossi e la prof.ssa Michela Boccali, è all’opera per progettare la seconda tappa del Cammino sinodale nella Chiesa di Orvieto-Todi. Un progetto che attinge sia ai documenti ‘restituiti’ dalla Conferenza episcopale italiana sia a quello di sintesi della diocesi, tutti frutto di quanto emerso dall’ascolto del Popolo di Dio. Due i documenti forniti dalla CEI, tra loro strettamente legati: il “Vademecum” e “I cantieri di Betania”. L’équipe diocesana ha, dunque, preso in considerazione i quattro cantieri individuati in questo secondo testo, da adattare alle realtà locali.

Il primo è il cantiere della strada e del villaggio e in merito ad esso ciò che si intende fare nel territorio è ascoltare con maggiore intensità e attenzione tutti quei mondi dove pulsa la vita delle persone (scuola, professioni, politica, cultura, sport, volontariato …). Sempre partendo da quella domanda così feconda che il vescovo Gualtiero ha scelto per la diocesi: qual è la gerarchia dell’essenziale perché la Chiesa sia oggi fedele alla sua missione?

C’è poi il cantiere dell’ospitalità e della casa, per il quale – come riferitoci dall’équipe – si ritiene opportuno usare i seguenti verbi: potare, unificare e condividere. L’idea è quella di far lavorare piccole comunità interparrocchiali e trasversali (ossia con persone di provenienza, età e stati di vita differenti), riflettendo sulla sinodalità sempre con la modalità della conversazione spirituale, da potenziare sempre più.

Il terzo cantiere, invece, è quello delle diaconie e della formazione spirituale; su questo si vorrebbe lavorare su quanto c’è già in Diocesi, che è abbondante, facendolo, ovviamente, in un’ottica sinodale, ossia vivendo sempre ogni tipo di servizio all’interno della Chiesa come conseguenza dell’ascolto. Si sottolinea, inoltre, l’importanza della formazione dei laici, ricordando alcune iniziative preziose esistenti, tra cui la Scuola di Teologia, la Scuola della Parola, alcuni incontri formativi con il Vescovo …

Infine, il quarto cantiere, che è chiesto di individuare alle singole diocesi: su questo l’équipe sta lavorando e alcune idee sono già al vaglio.

“Il nostro lavoro – afferma Michela Boccali – in questo anno partirà soprattutto contattando i docenti di Religione, perché è urgente parlare con il mondo della scuola; loro sono il primo tramite attraverso cui poterlo ascoltare, più che parlargli. Vorremmo, poi, ascoltare anche il mondo della politica. Ecco, questi sono i primi passi, per i quali ricontatteremo anche i coordinatori che hanno animato i gruppi di ascolto nel territorio della diocesi”.

Lo scorso 20 ottobre l’equipe si è incontrata con mons. Gualtiero, illustrando il percorso prospettato. “Con la sua paternità – dice ancora la prof.ssa Boccali – ci ha veramente confortato e aiutato sempre più a vivere lo stile sinodale. Forse, uno dei primi e più bei frutti dello scorso anno è vedere come questa équipe diocesana, fatta di persone che prima nemmeno si conoscevano, stia imparando ad ascoltarsi e camminare insieme. Il Vescovo ci ha ascoltato molto e ci ha dato indicazioni davvero preziose, che sicuramente renderanno ancor più significativo e ampio questo progetto”.

A cura di Michela Massaro