Il diacono Francesco Righetti è tornato alla Casa del Padre

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Mercoledì 24 febbraio 2021, all’età di 86 anni, è tornato alla Casa del Padre il diacono permanente Francesco Righetti, della parrocchia di Collelungo di San Venanzo. Le esequie si sono svolte in forma strettamente privata nel pomeriggio di venerdì 26 febbraio 2021. Mentre lo affidiamo a Cristo Buon Pastore, chiediamo a quanti lo hanno conosciuto una preghiera di suffragio.


Francesco Righetti nasce a Roma il 22 agosto 1935 da Igino e Maria dei Conti Faina, originaria di Collelungo di San Venanzo. All’età di 3 anni perde il padre, allora Presidente della FUCI per nomina papale di Pio XI e fondatore del Movimento Laureati Cattolici Italiani con Giovanni Battista Montini, poi pontefice san Paolo VI. A Montini, Igino Righetti, dal letto di morte dice: «Io muoio, ti lascio la mia famiglia e ne sarai il padre». Quaranta giorni dopo nasce il secondogenito, Giovan Battista.

Francesco, orfano, cresce con la consapevolezza di aiutare e proteggere la madre e il fratello, sempre seguito nella vita e negli studi da Montini, che sarà per lui un vero padre sino alla fine. Compiuti gli studi liceali si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza de La Sapienza in Roma laureandosi in Diritto Canonico con il massimo dei voti e la lode discutendo la tesi “Situazioni e differenze tra Vescovi e Abati nullius prima e dopo il Concilio di Trento, chiuso nel 1563  dal cardinale Giovanni Gerolamo Moroni”. Nel 1962 entra in SIP, poi Telecom Italia, divenendone uno dei dirigenti più affermati in Direzione Generale, sino a fine carriera.

Il 18 Aprile 1964 sposa Francesca Pompei, figlia dell’ambasciatore Gian Franco, in seguito destinato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, pontefice Paolo VI. Dal matrimonio nascono Isabella e Paolo, poi i nipoti amatissimi Alexander e Matilde. Nel 1992 gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni. Il 25 Aprile 2006 S.E. Mons. Giovanni Scanavino, vescovo della diocesi di Orvieto-Todi, gli conferisce il Diaconato. Francesco Righetti sempre rimane legatissimo al territorio umbro, alle sue persone e al suo operoso mondo agricolo. Il 24 Febbraio 2021, nella sua amata Collelungo di San Venanzo, viene a mancare circondato dalla sua famiglia. Ricordiamo il suo coraggio nella malattia, la generosa sensibilità verso il prossimo, l’irrinunciabile onestà, la fede profonda.