Di nuovo in tanti per la Marcia della fede

di Saimir Zmali

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

Diceva Benedetto XVI nel 2011 che “l’Eucarestia è come il cuore pulsante che dà vita a tutto il Corpo mistico della Chiesa” e che “senza l’Eucarestia la Chiesa semplicemente non esisterebbe”.
Dopo 2 anni di pandemia ho molto chiare queste parole di Benedetto XVI: tutti, infatti, abbiamo sofferto la chiusura delle chiese e le restrizioni varie. Tra queste ultime, anche la Marcia della fede che si svolge prima della grande festa del Corpus Domini.
Questa volta si riprende. In circa 200 ci siamo ritrovati il 18 giugno alle ore 21 in ginocchio davanti al SS. Sacramento nella Basilica di Santa Cristina a Bolsena.
Oltre a noi, un sacco di turisti che venivano per vedere ma poi si fermavano in preghiera. La bellezza della fede!

Dopo la Veglia presieduta da Don Emanuele Frenguelli e Don Danilo Innocenzi, ci mettiamo in cammino. Zaino in spalla, torcia e voglia di camminare, ripercorrendo la strada fatta dal Vescovo di allora con la reliquia del Miracolo eucaristico. Diciotto chilometri fino al duomo di Orvieto, tra campi, strade di breccia, dentro il bosco, pezzi in salita o in discesa … Davanti c’è un uomo più grande di noi, che porta la croce e ci guida con il suo passo veloce; sembrava non gli pesasse affatto la camminata!

L’immagine più bella della notte è il momento del Rosario in mezzo ad un campo di grano sotto le stelle, passo dopo passo, una Ave Maria dietro l’altra. La Madre celeste che ci accompagna!

Ad alleggerire il “peso” della camminata quattro soste per riprendere le forze e ripartire, accolti da alcune parrocchie che ci attendono con cibi e bevande calde.

L’ultimo pezzo è il più difficile, sia per la stanchezza che per la ripidità della strada.

Mentre attraversiamo la città di Orvieto cantando con gioia, si intravede un Duomo bellissimo sotto il sole nascente e subito dopo, davanti alla porta centrale, il nostro Vescovo che ci attende. Inizia la Messa e, con un occhio chiuso e uno aperto per il sonno, mi ricordo di nuovo che la festa del Miracolo eucaristico non è tradizione di oltre 700 anni, ma è Cristo vivo in ognuno di noi, che attraversa i secoli e si fa Corpo e Sangue per la nostra salvezza. E senza di Lui, Capo della Chiesa, semplicemente, sarebbe il caos.


(Foto di Emiliana Galli)